TROVI : malattie da raffredamento, caviglie gonfie, ritenzione idrica
1) MALATTIE DA RAFFREDAMENTO
Suffumigi
I suffumigi riducono la congestione delle vie respiratorie tipica delle malattie da raffreddamento.
Metto a bollire dell’acqua in una pentola. Quando inizia a bollire verso l’acqua in una bacinella. Aggiungo due cucchiai di bicarbonato di sodio (pari più o meno a 50 gr) oppure sale grosso, aggiungo olio essenziale di eucalipto o fiori di camomilla.
Importante prima di tutto è fare molta attenzione a non scottarsi!
Respirate con il naso per circa 10 minuti avendo l’accortezza di coprire il capo con un asciugamano in modo da non disperdere i benefici vapori nell’aria.
Semi di lino – impacchi
Un metodo naturale ed efficace per eliminare il catarro dai bronchi è l’uso dei semi di lino.
Li potete trovare in erboristeria e con essi i cataplasmi caldi sono un ottimo metodo naturale per liberare e disinfiammare le vie respiratorie.
Posate su una padella 2/3 cucchiai di semi di lino e li coprite con 200ml di acqua. Accendete il fuoco e attendete fino a quando l’acqua si è consumata tutta .Prendete il composto così ottenuto e lo rovesciate su di un panno leggero o anche in un foglio di carta Scottex su cui poi metterete il panno ( che così non si sporca…) all’interno del quale dovete ripiegate i semi di lino in modo che non escano.Prima di estrarli dalla pentola potete aggiungere oli essenziali di pino , timo ed eucalipto (due gocce per tipo di olio).
Posizionate il tutto sul petto e lasciate agire finchè non si raffredda. Fate moltissima attenzione a non scottarvi! Questa operazione è da ripetere 3-4 volte al giorno per trovarne giovamento.
I semi di lino conducono bene il calore attraverso il quale si scioglie il catarro presente. E’ un sistema valido anche per la sinusite: provate l’impacco sulla fronte…
(http://casacesira.wordpress.com )
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2)CAVIGLIE GONFIE
Si può certamente ricorrere ai massaggi per provare ad alleviare la sensazione di gonfiore alle gambe. Esistono speciali tecniche linfodrenanti che possono essere messe in pratica dagli operatori esperti, ma dei semplici massaggi possono essere effettuati anche da soli procedendo conmovimenti circolari delle mani da compiere a partire dalle caviglie e procedendo verso l’alto. Per i massaggi ad un olio di base come quello di mandorle o di girasole possono essere aggiunte alcune gocce di olio essenziale di limone o di rosmarino, per ottenere una maggiore efficacia. A fine giornata è inoltre utile, nel momento in cui ci si sdraia, trascorrere alcuni minuti tenendo le gambe sollevate da un cuscino, in modo da aiutare le caviglie a sgonfiarsi
Alimentazione
La scelta dei cibi che consumiamo gioca un ruolo importante per il benessere delle nostre gambe. Se il gonfiore è causato da problemi come la ritenzione idrica, è bene diminuire il consumo di quegli alimenti che la favoriscono: sale e prodotti confezionati eccessivamente salati, cibi in scatola, salumi e formaggi. Altri alimenti svolgono invece un’azione positiva sia a livello della circolazione sanguigna, sia aiutando l’organismo nei proprio processi depurativi. Tra di essi troviamo in particolare fragole, ribes e mirtilli. Consigliati anche kiwi ed agrumi, ricchi inoltre di flavonoidi e di vitamina C.
Tisane
Un aiuto contro la sensazione di pesantezza e di gonfiore alle gambe può provenire dall’impiego dialcune erbe adatte alla preparazione di tisane. L’erborista potrebbe consigliarvi di orientare le vostre scelte verso fieno greco e timo, nel caso il vostro problema sia legato alla ritenzione idrica, oppure verso menta e foglie di mirtillo, centella asiatica, finocchio e amamelide, nell’eventualità in cui vi sia il bisogno di stimolare la circolazione sanguigna.
Fitoterapia
Un esperto di medicina naturale sarà sicuramente in grado di consigliarvi i trattamenti fitoterapici più adatti alla vostra situazione. Nel caso di sensazione di gonfiore e pesantezza a livello delle gambe, la fitoterapia propone tra i propri rimedi tinture madri, pomate o composti in granuli a base di erbe benefiche come l’amamelide, il rusco, l’arnica o l’ippocastano.Per la linfa di Betulla vd. anche sotto: edemi e ritenzione idrica. Il loro utilizzo dovrebbe iniziare appena prima del sopraggiungere dell’estate, in modo che l’organismo si prepari al sopraggiungere del caldo e dei fastidi dovuti ad esso. L’applicazione di impacchi direttamente su gambe e caviglie può contribuire a ridurre la sensazione di pesantezza e di gonfiore.
Impacchi al tè verde
Un impacco efficace può essere realizzato lasciando in infusione durante la notte o dalla mattina alla sera delle foglie di tè verde in acqua bollente. Il tè dovrà essere in seguito filtrato ed utilizzato per immergervi delle garze in cotone da strizzare ed applicare sulle gambe gonfie fin quando non si inizierà a provare sollievo.
Impacchi all’aceto
Oltre al tè verde, anche l’aceto è da considerarsi indicato per la preparazione di impacchi soprattutto in presenza di caviglie gonfie.Bisogna procedere diluendo una parte di aceto in dieci parti d’acqua ed immergendo nel liquido dei teli di cotone abbastanza lunghi da poter essere avvolti attorno alle caviglie senza stringere eccessivamente. Si tratta di un impacco daapplicare preferibilmente alla sera e da lasciare agire per almeno quindici minuti.
Infuso di foglie di nocciolo e di vite rossa
Grazie alle foglie di nocciolo, è possibile ottenere un infuso benefico per la circolazione, da consumare tiepido due volte al giorno. L’ideale sarebbe berne una tazza al mattino ed una alla sera nei periodi in cui i fastidiosi sintomi sono maggiormente presenti, in particolare nel caso in cui il gonfiore sia accompagnato da formicolii. La Vite Rossa è conosciuta da tempo per avere una valida azione protettiva sui vasi venosi e sui capillari. Le sostanze presenti nella pianta si fissano elettivamente sulla membrana cellulare delle cellule dell\’endotelio vasale, che è lo strato più interno della parete vasale a diretto contatto col sangue, contribuendo così a stabilizzarla e a proteggerla contro le aggressioni dei radicali liberi.Per ogni tazza sarà sufficiente utilizzare un cucchiaino di foglie di nocciolo e di vite rossa essiccate e tritate , da lasciare in infusione in acqua bollente per quindici minuti.
Melassa e semi d’anice
Questi due ingredienti possono essere impiegati per la preparazione di una bevanda da assumere per contrastare il gonfiore alle gambe dovuto al caldo, alla stanchezza o alla posizione assunta durante la giornata. Sarà necessario portare a bollore 500 ml d’acqua in cui versare e lasciare riposare per una quindicina di minuti un cucchiaino di melassa ed uno di semi d’anice. L’infuso dovrebbe essere consumato tiepido due o tre volte al giorno. Melassa e semi d’anice sono acquistabili in erboristeria.
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3)RISTAGNO DEI LIQUIDI, RITENZIONE IDRICA, CELLULITE, EDEMI
Le funzioni della linfa nel corpo umano
Negli esseri umani (e negli animali) la linfa svolge la funzione di raccogliere liquidi e materiale di scarto, come scorie metaboliche e tossine dalla periferia per poi veicolarlo agli organi di depurazione (fegato, reni, polmoni, pelle). Quando il prezioso sistema di drenaggio linfatico va in tilt si possono accumulare notevoli quantità di liquidi negli spazi interstiziali, provocando ritenzione liquida, cellulite, trattenendo in questo modo sostanze dannose che intossicano l’organismo.Inoltre la linfa non viene spinta dall’attività cardiaca, ma scorre nei vasi linfatici, mossa dall’azione dei muscoli. Contraendosi e rilassandosi, questi tessuti funzionano come una vera e propria pompa. Quando tale azione viene meno, per esempio a causa dell’eccessiva immobilità, la linfa tende a ristagnare, accumulandosi nei tessuti. Per questo motivo piedi e caviglie si gonfiano quando si rimane a lungo in piedi in una posizione statica o si fa poca attività fisicaIl gemmoderivato di linfa di betulla per drenare il corpo umano è l’unico rimedio impiegato dalla gemmoterapia che non è ottenuto dalle gemme o dalle parti in accrescimento (tessuti meristematici), ma appunto dalla linfa, secreta dalla betulla. La linfa contiene inoltre calcio, fosforo, manganese, Magnesio, potassio, e meno dell’1% di zuccheri, in gran parte fruttosio.
L’azione della linfa di betulla sul sistema linfatico umano
La linfa di betulla è un efficace depurativo naturale che aiuta l’organismo ad eliminare gli acidi urici, le tossine (soprattutto quelle derivate da cure farmacologiche, terapie cortisoniche o ormonali, iperuricemia e ipercolesterolemia) e i ristagni di liquidi nei tessuti. Quindi è consigliabile a tutti per mantenersi o ritornare in forma, per la bellezza della pelle, nel combattere la cellulite, per favorire la riduzione delle scorie. Il gemmoderivato della linfa è utilizzato efficacemente anche in presenza di edemi, causati da insufficienza cardiaca e/o renale. Per queste sue peculiarità e per la proprietà ipocolesterolemizzante, che la caratterizza, rientra negli schemi terapeutici del trattamento del sovrappeso.In più, non sostiene soltanto il nostro sistema linfatico nella sua funzione drenante, ma agisce anche come stimolante delle naturali difese dell’organismo, contro gli effetti dannosi dei radicali liberie gli attacchi di agenti infettivi.Inoltre, contiene due eterosidi, che per via enzimatica liberano salicilato di metile ad azione analgesica, antiinfiammatoria e diuretica. Nel trattamento dell’iperuricemia può essere considerata, infatti, rimedio di prima scelta, in quanto la sua assunzione regolare per 2-3 mesi ne permette la riduzione del 20-30%: si riesce così ad ottenere una diminuzione del rischio non solo vascolare, ma anche articolare, sempre presente nell’iperuricemia.
La linfa di betulla nel passato e la tecnica di estrazione
La prima testimonianza scritta dell’uso della linfa di betulla per drenare, come sostegno al buon funzionamento dei reni e contro gli acidi urici, è la “Historia Vegetabilium Sacra” del 1695 (una raccolta di tutti gli alberi erbe piante fiori e frutti menzionati nelle Sacre Scritture). L’uso della linfa di betulla come bevanda salutare ha lunghe tradizioni nei paesi della penisola Scandinava, Russia, Alaska, Canada, Giappone e Corea. In Svezia e in Lapponia la linfa di betulla è utilizzata come depurativo, presa tal quale o come concentrato.
(pagina in allestimento: segnalaci metodi naturali che conosci e che applichi!)